Soluzioni mini invasive per la chirurgia vertebrale

Techlamed è una azienda Italiana che si occupa di soluzioni medicali ad alta tecnologia in campo medico e veterinario.
Nel 2011 ha acquisito diritti esclusivi per l’utilizzo del laser laser Holmium YAG, con il quale sono stati sviluppati due dispositivi, Sclerolux® (per l’utilizzo in campo flebologico) e Discolux® (per l’utilizzo nella chirurgia vertebrale).
Inoltre, Techlamed ha sviluppato un dispositivo interspinoso percutaneo denominato Lobster® per il trattamento della stenosi degenerativa del canale lombare.

Per la chirurgia vertebrale, Techlamed offre soluzioni mini invasive per:
• Stenosi spinale lombare centrale, laterale e foraminale con dolore percepito a gambe, glutei e inguine (Lobster®)
• Sindrome delle faccette articolari (Lobster®)
• Discopatia degenerativa con retrolistesi (Lobster®)
• Spondilolistesi degenerativa fino al grado I con postura iperlordotica (Lobster®)
• Sindrome di Baastrup (Lobster®)

• Lombosciatalgia/Lombocruralgia (Discolux®)
• Bulging lombare e ernie discali lombari (Discolux®)
• Bulging cervicale e ernie discali cervicali (Discolux®)
• Protrusioni di piccole/medie dimensioni con dolore discogenico lombare (Discolux®)

 

Il dispositivo Lobster®, spaziatore interspinoso percutaneo, è indicato nel trattamento della stenosi degenerativa del canale lombare che causa mal di schiena sordo o acuto che si può irradiare agli arti inferiori con debolezza alle gambe e perdita di equilibrio durante il cammino (claudicatio neurologica). 
Il Lobster® viene impiantato tramite tecnica chirurgica percutanea con l’ausilio di uno strumentario dedicato, in anestesia locale. La tecnica percutanea si esegue con una piccola incisione cutanea, per una minore perdita ematica e una riduzione dei traumi muscolari.

 

La discolisi mediante Laser eutermico Discolux® Ho:YAG prevede l’aspirazione di una porzione del nucleo polposo del disco intervertebrale, liquefatto a bassissima temperatura, al fine di ridurre la pressione interna del disco patologico, senza che si comprometta la vitalità dei fibroblasti residui.
La tecnica chirurgica mini invasiva si esegue in tempi brevi, in anestesia locale, ed in totale sicurezza. L’accesso avviene in maniera percutanea con una cannula dal diametro di 18 G. La temperatura media all’interno del disco rimane inferiore ai 45°, e questo non comporta rischi di carbonizzazioni.

 

 

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